pellicano

Le Pélican

Lorsque le pélican, lassé d'un long voyage,



Dans les brouillards du soir retourne à ses roseaux,



Ses petits affamés courent sur le rivage



En le voyant au loin s'abattre sur les eaux. ...



Alfred de Musset



presentazione



La poesia Le Pèlican mi è particolarmente cara in quanto mi riporta agli anni del liceo, e precisamente alle lezioni che un certo professor Pepitoni impartiva a noi studenti nel tentativo di farci aprezzare la lingua francese che lui amava particolarmente. Non capivamo allora la bellezza delle parole che sprigionavano dai versi di Alfred de Musset, ma certamente rimasero impressi, almeno in alcuni di noi, i modi in cui il professore descriveva il volo dei pellicani che tornavano a casa loro per dar da mangiare ai piccoli. Mimava con le braccia le ali degli uccelli in volo e i suoi toni diventavano carezzevoli e morbidi come se le parole fossero portate dal vento. Mi ha colpito questa sua grande espressività e capacità di insegnare l'arte tanto che quella poesia è stata una delle fonti ispiratrici del principale personaggio del mio primo romanzo che s'intitola appunto : "La guerra del pellicano", in cui il protagonista del libro, utilizza per i suoi scopi proprio i versi di questa poesia. Questo blog parlerà di libri, di poesia e di arte in genere cercando di rendersi utile pubblicando bandi di concorsi, presentazioni, recensioni, interviste, riunioni culturali e quant'altro attiene alla vita letteraria non solo isolana. Vi saranno perciò indirizzi, indicazioni, numeri di telefono e indirizzi telematici, nonché quelli di siti web che discutono di questi temi. Non potrà essere completo e nemmeno sistematico ma costituirà una presenza che, nel tempo, potrà essere preziosa come una antologia.
Paolo Maccioni
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sabato 22 marzo 2014

Flumini cultura



Mario Murgia con Paolo Maccioni
Giovedì  13 marzo si è svolta nella biblioteca di Flumini, di fronte a un pubblico ristretto la presentazione di una parte del melodramma  creato da Mario Murgia e consistente in una storia ambientata nella Sardegna nuragica dove la popolazione di una tribù è costretta ad un esodo imponente. L’autore  interpreta quello che veramente deve essere avvenuto nella realtà, cioè una fuga per un pericolo incombente che non lasciava adito alla speranza, probabilmente nemici ai quali inutile opporsi.
Questo esodo forzato permette tuttavia  ai saggi di rivolgersi ai giovani infondendo loro parole di speranza e di coraggio.
Le musiche dal vero sono state eseguite direttamente da Mario Murgia con un ampliamento del canto  su voci e musica precedentemente registrate su DVD.

A dare maggior risalto alla musica e alla recita dei brani eseguiti da  Francesca Serra e da Paolo Maccioni, e a creare l’atmosfera adatta per la rappresentazione,  è stata l’esposizione di pannelli e di quadri della pittrice Serena Fazio che ha evidenziato con i suoi dipinti il culto della Dea mater presente in ogni tempo e dovunque e, in particolar modo nelle Sardegna nuragica, con i suoi bronzetti a confermarlo. Oltre alla Dea mater, altre illustrazioni hanno ricreato  molto efficacemente l’ambientazione adatta e l’insieme è stato applaudito dai presenti tra cui anche esperti di storia antica e moderna .
Serena Fazio e Paolo Maccioni


Francesca Serra, Mario Murgia e Paolo Maccioni




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