Enrico Bonino (1922–2005), poeta e scrittore ligure, è nato ad Albissola Marina il 6
dicembre 1922. Lasciò gli studi universitari a causa della guerra ed in seguito
alla morte del padre. Durante l’occupazione nazista visse a lungo alla macchia.
È
stato sindaco nonché pubblico amministratore di Albissola Marina, città nella
quale ha vissuto con la famiglia. Ha rivestito diverse importanti cariche: funzionario della Camera di Commercio di
Savona, Presidente dell’Azienda Autonoma di Soggiorno delle Albissole,
Presidente Onorario del Sindacato Libero Scrittori Italiani per la Sezione
Ligure, Commendatore al Merito della Repubblica, Presidente Onorario del Premio
Nazionale di Poesia Streghetta di Noli, Presidente Onorario dell’Associazione
Culturale Savonese ZACEM. È stato inoltre redattore capo di Savona Economica. Vincitore di
importanti premi letterari, gli è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Lettere e Filosofia nella sede della Columbia University di New
York. È presente con le sue liriche in numerose antologie italiane e straniere
ed è inserito nell’opera del 1982 in tre volumi Letteratura italiana contemporanea diretta e curata da Gaetano
Mariani, Mario Petrucciani, Carlo Bo, Alberto Frattini e altri. Ha collaborato
a pubblicazioni di ricerca storica fra le quali citiamo 1945 – 1995 (perché i giovani sappiano), data alle stampe nel 50° anniversario della Liberazione a cura
degli Enti Albissolesi. Nel 1986 ha visto la luce Omaggio a Maria, un libro in ceramica in quindici esemplari
numerati il primo dei quali è stato donato a Giovanni Paolo II durante
un’udienza speciale. La sua raccolta di liriche, dal significativo titolo Poesia oltre i confini (1989), è stata
pubblicata in un’edizione internazionale (Tabula
Gratulatoria) in sei lingue.
Nel
1990 l’editore Guido Miano ha pubblicato un profilo del poeta dal titolo Ligusticità di Enrico Bonino, curato da
Valeria Consoli.
Citiamo
solo alcune delle opere pubblicate:
Quando il vento canta (1953), Ora attende il mio giorno (1954), Scoglio vivo (1958), Pax (in morte di mia madre) (1965), L’ansia
quotidiana (1965), Inedite (1979),
Incontro con la poesia di Enrico Bonino (1982), Sinfonia proustiana (1984), 1942 – 1992 AD (1992), Il guscio sommerso (1993), Alla soglia del dubbio (1998), il
romanzo I promessi del cielo (2000), Elegia del grande Nord (2001).
Nel
2008 è uscita postuma la raccolta Passeggiando
con Proust, mentre sono pronti per
la stampa i versi di Vecchio paese.
PER UNA FANCIULLA SUL TRENO
Forse il mio sguardo ti ha
dato noia,
fisso, calamitato.
Ma non era curiosità del tuo
corpo
che appariva morbido,
flessuoso.
Guardavo il tuo volto, senza
malizia
il tuo naso eretto
il labbro superiore un poco
prominente,
il taglio obliquo degli
occhi:
il tuo puro volto
etrusco
mi riportava indietro, nei
secoli.
Ho visto in te la storia
i millenni trafugati
dalla nostra ansia di
futuro,
un futuro che già ci opprime:
è tormento.
Tu, in quel momento,
sul treno che ci portava a
Siena,
rappresentavi il mito,
la bellezza dei secoli,
i monumenti di pietra,
le necropoli, i sepolcrali
misteri.
Senza saperlo
un poeta studiava la
storia
guardandoti il taglio degli
occhi,
la linea spezzata dei
sopraccigli.
E ti dava forse noia.
Ma ho fatto violenza
alla mia etica.
Il mito
non è d’ogni giorno, d’ogni
secolo.
Enrico Bonino 18 gennaio 1988
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